FAQs Gas e Luce

FAQs Gas e Luce
Quando si cambia casa, oltre alla fatica del trasloco, bisogna pensare anche al cambio delle utenze di gas e luce che comprendono sia la cessazione dei contratti in essere nella vecchia casa che l’attivazione della fornitura nella nuova. 

E se stai entrando nella tua nuova casa e non c’è un contratto attivo per gas e luce?
Molto probabilmente devi verificare se va installato un contatore o procedere con una prima attivazione.
Di seguito riportiamo un vademecum su come svolgere un allacciamento, una prima attivazione e un cambio utenza con voltura o subentro.

Quando effettuare un allacciamento, una prima attivazione, una voltura o un subentro

Per attivare un’utenza gas o luce bisogna capire inanzitutto se è una prima attivazione di contratto: se la tua nuova casa aveva un precedente proprietario/inquilino, probabilmente non devi effettuare una prima attivazione ma solo una voltura o un subentro.

In breve, le possibilità sono queste:

  • allacciamento: se l’abitazione non è allacciata alla rete del gas, a quella elettrica o a entrambe e quindi non c’è ne il contatore del gas ne il contatore della luce o uno dei due e vuoi attivarne le utenze
  • nuova attivazione: se esistono i contatori ma non sono mai stati attivati prima e vuoi attivare la fornitura di gas e luce a nome del nuovo proprietario/inquilino
  • voltura: se esiste un contatore del gas o della luce, un contratto attivo per le utenze a nome di un altro soggetto e ti serve portare questo contratto a nome del nuovo proprietario/inquilino
  • subentro: se esistono i contatori ma il contratto per gas e luce non è attivo perché cessato dal precedente proprietario/inquilino e vuoi attivare la fornitura di gas e luce a nome del nuovo proprietario/inquilino
 Allacciamento e prima attivazione di gas e luce: chi contattare e quali documenti servono?

Solitamente la richiesta di allacciamento include in automatico quella della prima attivazione. Che si tratti di gas o luce, i soggetti di solito coinvolti sono due:

  1. il distributore: l’ente che gestisce la rete (del gas o elettrica)
  2. il fornitore: il soggetto con cui si stipula il contratto (e a cui si pagheranno le bollette)

Di norma, il distributore si occupa dell’installazione del contatore mentre il fornitore della sua attivazione - tuttavia sia in caso di allacciamento che di prima attivazione, è possibile contattare direttamente Chiurlo (il fornitore di gas e luce) che si occuperà di tutto, inclusa la gestione del rapporto con il distributore.

Per effettuare un allacciamento di gas e luce ti basterà tenere a portata di mano:

  • l’indirizzo dell’abitazione
  • i dati anagrafici dell’intestatario del contratto
  • il documento di identità valido
  • il contratto di compravendita, d’affitto o di comodato d’uso

Per effettuare una prima attivazione di gas e luce i dati e documenti che ti occorreranno sono:

  • indirizzo della casa in cui devi attivare il contatore;
  • i tuoi dati anagrafici (o quelli di chi si intesterà il contratto): nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale;
  • un tuo documento di identità valido (o di chi si intesterà il contratto);
  • un documento che indichi a che titolo si possiede l’abitazione: contratto di compravendita; di affitto o di comodato d’uso che giustifichi la richiesta di attivazione;
  • il tuo IBAN, nel caso desiderassi pagare la bolletta in banca.

Questi documenti sono validi per l’attivazione di entrambe le utenze. Occorre, invece, disporre di alcuni dati aggiuntivi per l’attivazione di un contratto di fornitura gas o luce – nello specifico:

Attivazione di un contratto di fornitura gas:

  • il numero PDR
  • la lettura del contatore
  • il tipo di uso che farai del gas (riscaldamento ambiente, riscaldamento dell’acqua, cucina o una combinazione delle tre)

 Attivazione di un contratto di fornitura luce:

  • il numero POD
  • la potenza impegnata che desideri avere
  • documento di regolarità edilizia dell’immobile (in alternativa la dichiarazione sostitutiva di notorietà sulla regolarità edilizia)
Come si fa una voltura e quali sono i documenti necessari?

Se il contratto di fornitura di gas e luce nella nuova casa è ancora attivo dovrai procedere ad una voltura per cambiare l’intestatario della fornitura, dal vecchio inquilino a te. Come puoi sapere se il contratto è ancora attivo? Se riesci ad accendere la luce e a utilizzare i fornelli, allora il vecchio contratto è ancora in essere e dovrai effettuare una voltura per cambiare l’intestatario.

Per la voltura della fornitura di gas naturale e/o energia elettrica dovrai presentare:

I dati del nuovo intestatario del contratto di fornitura:

  • codice fiscale
  • copia della carta d’identità
  • recapito telefonico
  • indirizzo email (non obbligatorio ma consigliato per facilitare la comunicazione con il tuo gestore)
  • contratto locazione, atto di compravendita o documento che attesti la titolarità dell'immobile

Indirizzi del nuovo intestatario di fornitura:

  • l’indirizzo della fornitura
  • l’indirizzo di residenza di chi sottoscrive il contratto
  • l’indirizzo di fatturazione

I dati del precedente intestatario del contratto di fornitura:

  • nome e cognome
  • codice fiscale

Indirizzo del vecchio intestatario della fornitura (dove inviare la bolletta di chiusura del suo contratto di gas naturale)

Il numero di PDR per la voltura del gas e il numero di POD per la voltura della luce

La lettura del contatore del gas

La potenza espressa in kiloWatt della fornitura di luce del precedente contratto > solitamente questo dato si trova nella prima o nella seconda pagina della bolletta, all’interno delle voci “tipologia di contratto” oppure “dati di fornitura”

Il codice IBAN se desideri pagare con addebito bancario RID./em>

Ora che hai raccolto tutti i dati e documenti necessari puoi contattare Chiurlo e richiedere la voltura per la fornitura di gas e luce!

Cos’è il numero PDR e dove si trova?

Si tratta di un numero identificativo che viene assegnato quando si fa l’allacciamento del gas. Serve a definire in quale punto geografico esatto il cliente preleva fisicamente il gas dalla rete. Si presenta come un codice di lettere e numeri composto da 14 cifre e, dato che identifica la posizione geografica di prelievo del gas, il PDR non cambia quando si cambia fornitore e non segue il cliente. Esso è collegato al contatore. Il PDR viene comunicato al momento della posa del contatore e si può trovare nella prima pagina della bolletta.

Come attivare il gas senza PDR?

  • a volte (piuttosto raramente) può essere scritto sul contatore stesso: ricordati che è un codice di 14 cifre
  • in alternativa, puoi identificare il numero di matricola del contatore: si tratta di un numero preceduto da No o Nr, di solito posto al di sotto del display nei contatori elettronici, e nei pressi della finestrella numeri in quelli meccanici. Questo numero ti tornerà utile in seguito. A questo punto, contatta il distributore della tua zona: attraverso, l’indirizzo e il numero di matricola del contatore potrà risalire al PDR. Il distributore è tenuto a fornire il PDR, ma potrebbe essere necessaria una richiesta scritta
  • in alternativa, è possibile chiedere al fornitore di recuperarlo, sempre fornendo indirizzo e numero di matricola del contatore luce
  • come ultima possibilità, puoi chiederlo direttamente al costruttore che ha effettuato la posa del contatore.
Come effettuare la lettura del contatore del gas?
  • nel contatore tradizionale dovrai leggere i numeri neri a sinistra della virgola, indicando solamente i metri cubi (i numeri rossi non è necessario comunicarli)
  • nel contatore elettronico dovrai premere più volte il pulsante sino a visualizzare il consumo di gas e successivamente comunicare i metri cubi a sinistra del punto.
Cos’è il numero POD e dove si trova?

Il codice POD è analogo al PDR: anche qui si tratta di un numero identificativo e, allo stesso modo del PDR, esso consente di sapere in quale punto geografico esatto il cliente dell’utenza in questione prelevi la corrente elettrica dalla rete. Anche il POD è un codice di lettere e numeri e può essere composto da 14 o 15 cifre di cui le prime due sono sempre IT. Come per il PDR, il POD è collegato al contatore e chi posa il contatore lo riceve dal tecnico installatore. Anche qui, la prima pagina della bolletta sarebbe il modo migliore per conoscerlo.

Come attivare la luce elettrica senza POD?

  • nel caso di un contatore statico (o meccanico), una targhetta applicata con un codice di 14 o 15 cifre che inizia con IT ti restituirà il codice POD
  • se, invece, possiedi un contatore elettronico, è possibile che il contatore evidenzi il codice POD: premi più volte il pulsante del contatore fino a far apparire il POD
  • come ultima possibilità, puoi chiederlo direttamente al costruttore che ha effettuato la posa del contatore

Anche in questo caso, è utilissimo identificare il numero di matricola del contatore: numero preceduto da No o Nr, reperibile al di sotto del display nei contatori elettronici e nei pressi della finestrella numeri in quelli meccanici. Contattando il distributore di zona con indirizzo e numero di matricola del contatore si potrà recuperare il POD. Anche qui potrebbe essere necessaria una richiesta scritta al fornitore chiedendogli di recuperarlo.

Energia elettrica: come identificare la Potenza Impegnata più adatta?

La Potenza Impegnata è la “quantità di energia”, misurata in kilowatt, messa a disposizione dal fornitore ad un utente. Rappresenta il consumo massimo che l’utente può sviluppare in un singolo istante: essa determina quindi quali e quanti elettrodomestici possono essere in funzione contemporaneamente in un’abitazione. Scegliere la Potenza Impegnata più adatta è funzione di:

  • tipo di abitazione > un’abitazione più grande, con più persone contemporaneamente presenti, necessita di maggiore Potenza Impegnata rispetto a un’abitazione più piccola in cui sia presente una sola persona per la maggior parte del tempo.
  • numero di elettrodomestici > se si possiedono diversi elettrodomestici, va valutata la possibilità che essi siano accesi contemporaneamente: una famiglia numerosa potrà tenere in funzione contemporaneamente un forno, una lavastoviglie, un asciugacapelli e un termoconvettore da bagno, mentre una coppia difficilmente arriverà a tanto.
  • numero di abitanti per abitazione > la Potenza Impegnata di una famiglia media in Italia è di circa 3 kW. Recentemente è divenuto possibile scegliere la propria fascia di Potenza Impegnata a partire da 1,5 kW e fino a 6 kW, con scaglioni di 0,5 kW.
Disdetta e diritto di ripensamento: cosa sono e come funzionano?

È necessario distinguere bene le pratiche di disdetta e quelle legate al diritto di ripensamento.

Per disdetta di intende l'interruzione della fornitura di gas o energia elettrica con contestuale sigillo\disalimentazione del contatore e di conseguenza con un onere per l'intervento. 

Con il diritto di ripensamento invece, si ha la possibilità di annullare un contratto di fornitura senza oneri aggiuntivi entro 14 giorni dalla stipula del contratto stesso. Questa procedura viene utilizzata solitamente in caso di cambio fornitore o nuove attivazioni. 

La disdetta è utile quando, ad esempio cambiando casa, devi chiudere tutte le vecchie utenze. Il diritto di ripensamento invece ti è utile quando sottoscrivi un nuovo contratto e dopo pochi giorni (entro 14 giorni dalla stipula) e per diversi motivi vuoi annullarlo. 

Per richiedere la disdetta della fornitura di luce o gas devi essere l’intestatario delle bollette e devi rivolgerti al fornitore di gas o energia elettrica delle utenze che vuoi chiudere. Sarà lui che poi ti fornirà tutta la documentazione necessaria.

Cosa indicare nella richiesta di disdetta:

  • I dati dell’intestatario del contratto di fornitura: codice fiscale e copia della carta d’identità
  • Il codice dell’intestatario del contratto di fornitura (il codice cliente è indicato in bolletta)
  • Il numero di PDR o di POD dell’utenza da chiudere
  • Un’autolettura del contatore che si intende chiudere
  • L’indirizzo al quale spedire l'ultima fattura
  • La data in cui dovrà essere interrotta la fornitura
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